Agrotecnici: Orlandi Riconfermato Presidente Nazionale Dell’albo

Categorie: News

Condividi questo articolo
page1image56362000

COMUNICATO STAMPA

AGROTECNICI: ORLANDI RICONFERMATO PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ALBO

Ieri mattina alle ore 12, presso la sala “Giovanni Falcone” del Ministero della Giustizia, a Roma, si è insediata la nuova consiliatura del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, con la riconferma del Presidente uscente Roberto ORLANDI (iscritto all’Albo di Forlì).
Riconferma anche per il Segretario nazionale dell’ordine Mario FASSOLA (dell’Albo di Imperia) mentre alla VicePresidenza è stato eletto per prima volta Giuseppe STRANO (dell’Albo di Catania), così riconoscendo il sempre maggior peso acquisito dalla categoria nel Sud Italia, dove negli ultimi anni si è registrata una forte crescita numerica.
Gli altri Consiglieri sono Giuseppe Andrea AMBROSINI (dell’Albo di Milano), Domenico DE LUCA (dell’Albo di Napoli), Ugo FALQUI (dell’Albo di Oristano), Roberto GOLE’ (dell’Albo di Cuneo), Valentino LAITI (dell’Albo di Verona), Anita MALLOZZI (dell’Albo di Frosinone), Moreno MORALDI (dell’Albo di Arezzo-Perugia), Enrico Vito PERRINO (dell’Albo di Bari), Marco PICCIATI (dell’Albo di Reggio Emilia) e Franco VOLPE (dell’Albo di L’Aquila).
Tutte le operazioni elettorali si sono svolte con voto rigorosamente segreto, con la costituzione di un seggio elettorale.
All’insediamento è intervenuto anche il Sottosegretario alla Giustizia (con delega alle professioni) On. Francesco Paolo SISTO, che ha anche svolto un intervento di saluto affrontando le principali problematiche degli Ordini professionali, fra le quali la generalizzata disaffezione da parte dei giovani laureati, che tendono a non scegliere più il lavoro autonomo professionale, con il risultato di una drastica diminuzione del numero dei praticanti e dei candidati agli esami abilitanti, fenomeno particolarmente sentito per le professioni tecniche ma al quale non sono estranee nemmeno le professioni giuridiche.

Un problema che tuttavia non riguarda l’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, il quale ha visto crescere ininterrottamente i candidati ai propri esami abilitanti che, dopo aver fatto registrare un aumento del 16% nel 2020, nel corrente anno 2021 ha visto un ulteriore, formidabile incremento del 40% sui dati dell’anno precedente.

A seguire è stato insediato anche il Consiglio Nazionale di Disciplina, in ossequio a quanto prevede il DPR n. 137/2012 di riforma delle professioni, composto dal Presidente Lorenzo GALLO (dell’Albo di Asti), dal Segretario Vincenzo GONNELLI (dell’Albo di Arezzo) e dal Consigliere Attilio IACCARINO (dell’Albo di Napoli).

Nel Consiglio Nazionale di una professione tipicamente maschile entra per la prima volta una rappresentante di genere femminile, logica conseguenza del sempre maggior numero di donne iscritte (passate dall’11% al 30% nell’arco di 10 anni) e dopo che già molte presidenze di Albi territoriali sono state attribuite a giovani laureate.

La riconferma del Presidente Orlandi era ampiamente scontata anche in relazione ai sempre crescenti risultati ottenuti dalla categoria negli ultimi cinque anni, nei quali la professione di Agrotecnico ed Agrotecnico laureato ha registrato costanti affermazioni ed una crescita numerica senza uguali.

Nel quinquennio 2016-2020 l’Albo è sempre stato il primo nel suo settore (quello in cui operano anche gli Albi degli Agronomi e Forestali, dei Periti agrari e dei Tecnologi alimentari) come numero di candidati gli esami abilitanti, profondamente cambiati nella loro formazione, essendo ormai stabilmente rappresentati per i 2/3 da laureati e solo per il restante terzo da diplomati.

Nel 2019 e nel 2020 ogni 100 candidati ad una professione agraria il 50% ha scelto l’Albo degli Agrotecnici ed agli esami 2021, recentemente conclusisi, il numero dei candidati ha subito un ulteriore, formidabile incremento del 40%, con la più elevata crescita precisamente fra i laureati magistrali in scienze agrarie e forestali.

L’apertura dell’Albo a nuove Classi di laurea, come i biotecnologi od i naturalisti, in affiancamento ai tradizionali profili agrari e forestali, ha permesso un approccio multidisciplinare alla professione e la nascita prima di studi associati e poi di società professionali, quasi tutte in forma di Cooperativa, anche nell’ambito di specifici accordi che il Collegio Nazionale ha stipulato con le due principali centrali cooperativistiche italiane (LEGACOOP e CONFCOOPERATIVE).

Il tirocinio professionale (sei mesi la durata) viene ormai quasi sempre svolto durante il corso di studi, nell’ambito delle molte convenzioni esistenti fra il Collegio Nazionale e le Università: allo stato sono 61 gli Atenei ed i Dipartimenti convenzionati, per un totale di oltre 200 corsi di laurea.

Il numero di professionisti effettivamente esercenti, negli ultimi dieci anni, è aumentato in media del 6,40% all’anno. Ogni anno, ininterrottamente. Nessuna altra professione italiana ha saputo fare di più o meglio.

Nel 2020, l’anno del COVID e della conseguente “gelata” dell’economia il saldo netto delle P. IVA aperte, tolte quelle cessate, ha fatto ancora segnare un incremento del + 5,25%.

Roma, 9 settembre 2021